Stanford novembre 2014: Uno specchio ultratecnologico che riflette il calore ed espelle quello in eccesso, mantenendo gli edifici freschi e protetti dal riscaldamento del sole. Questa scoperta annunciata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Stanford, potrà cambiare il modo in cui viene controllata la temperatura nei grandi centri abbattendo l’impiego di energia elettrica utilizzata dai condizionatori.
Circa il 15% del consumo nazionale di corrente negli Stati Uniti è assorbito dagli impianti di condizionamento e la quantità di energia spesa per abbattere la temperatura nei grandi edifici è in costante crescita. Il gruppo di ricercatori di termodinamica, ha messo a punto un materiale riflettente spesso soltanto pochi micron che installato sui tetti è in grado di restituire il 97% dei raggi solari che si abbattono su esso e di espellere all’esterno il calore prodotto al suo interno.
“Rivestendo con questo nuovo materiale una significativa superficie di un edificio, si potrà massimizzare la sua capacita termodinamica ed arrivare persino ad eliminare completamente l’uso dell’aria condizionata” ha affermato il professor Shanhui Fan, responsabile del team di ricerca. Il costo di questi specchi sarà tra i 20 e i 70 dollari per metro quadrato e permetterà di risparmiare fino a 100 Megawatt/ora all’anno per un edificio di tre piani.
A chi ha posto il dubbio sull’impatto che questo potrebbe causare sull’effetto serra, il professro Fen ha spiegato che lo specchio funziona come un radiatore termico. Il materiale riflettente a regime rilascia calore ad una lunghezza d’onda di luce infrarossa che è in grado di oltrepassare l’atmosfera e disperdersi nello spazio, senza provocare riscaldamento di ritorno.
____________________________
Fonte: Stanford University – Fan Group