E’ un sistema aperto che ha il solo obiettivo di riabilitare i detenuti, un carcere modello, senza sbarre ne celle.
Si trova in Norvegia a Bastoy su un isola di 2 chilometri quadrati. Ci vivono 115 detenuti in 88 case e nessuna limitazione di movimento all’interno dell’isola. I detenuti lavorano, studiano contribuiscono al mantenimento della struttura, imparano a suonare strumenti musicali e formano persino delle band. Con i soldi che guadagnano comprano bici per girare sull’isola e le schede telefoniche.
Il carcere è aperto a chi abbia voglia di mettersi in gioco e impegnarsi per cambiare profondamente la propria vita. In inverno, quando la temperatura scende anche a -40° il lavoro si svolge in cooperative che si occupano di falegnameria, saldatura e meccanica, in estate nel taglio della legna, nella coltivazione di ortaggi e nell’allevamento e cura di animali.
Questo carcere ha dimostrato di riuscire a formare uomini più consapevoli e responsabili e cittadini migliori. Il tasso di recidiva per chi è uscito da Bastoy è soltanto del 16% contro un media degli altri carceri che è solitamente almeno quattro volte superiore. Il penitenziario ha ricevuto nel 2014 il
Blanche Major Reconciliation Prize, premio per il miglior carcere del mondo.
“Gli animali mi mancheranno, parlare con loro e prendersene cura è una vera terapia” ha dichiarato un detenuto il giorno in cui usciva da Bastoy alla fine della sua detenzione.
Fonte: Bastoy prison