Un mondo libero dal tabacco entro il 2040.
L’OMS diffonde i dati sulla dipendenza dal tabagismo nel mondo e per la prima volta si parla di un mondo senza fumo. La sfida è lanciata dal Lancet Fund e dalla sua prestigiosa rivista medica, che delineano il piano di azione internazionale per abbattere il fumo ed i suoi deleteri effetti, in maniera definitiva.
Sono 125 i paesi del mondo in cui l’abitudine di fumare ha definitivamente invertito rotta, dove il calo è ormai costante negli ultimi 15 anni; in 37 di essi il trend ha raggiunto addirittura obiettivi del 30% in meno.
Nel corso della Conferenza Mondiale su tabacco e salute che si è tenuta ad Abu Dhabi a fine marzo scorso, i paesi si sono impegnati ad avviare una task force per implementare campagne ed iniziative comuni. L’obiettivo è agire in maniera unita e coordinata nella lotta al fumo, per offrire una migliore qualità della vita ai fumatori e a chi gli sta attorno.
A
10 anni dall’entrata in vigore della prima Convenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per il controllo del tabacco, il mondo ha dimostrato di essere determinato a raggiungere l’obiettivo comune di ridurre i consumi globali di tabacco del 30% entro il 2025. Si tratta del primo trattato internazionale per la tutela della salute pubblica giuridicamente vincolante, sottoscritto da 175 paesi. Il suo scopo è di proteggere le generazioni presenti e future dalle conseguenze sanitarie, sociali, ambientali ed economiche del consumo di tabacco e dell’esposizione al fumo. Un’iniziativa di grande successo che ha dato molti frutti e contribuito all’introduzione di politiche antifumo e di impegni comuni che hanno permesso la forte flessione dei consumi e delle malattie legate al fumo in molte parti del mondo.
In Italia il 65% della popolazione non ha mai
fumato ed il 13% è ex-fumatore.
Dal 2000 le vendite di sigarette in Italia
sono scese di circa il 25%. Notevole il cambiamento culturale e la nuova coscienza diffusi a partire dal 2005,
anno in cui è stato approvato il divieto di fumare nei locali pubblici.
Circa l’80% del miliardo di attuali fumatori del mondo abita ancora in paesi a basso e medio reddito, obiettivo della campagna per un mondo libero da fumo è la sensibilizzazione di questi stati e delle loro popolazioni per permettergli di adeguarsi agli standard e ai comportamenti internazionali. Una globalizzazione che spegne il vizio.
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Fonte:
World Health Organization; OSSFAD; DOXA; ISS; The Lancet
Risorse: Call for action