L’acqua in Italia è una delle più grandi ricchezze di cui il nostro territorio dispone e nel nostro paese è la più economica di tutta l’Unione oltre ad essere tra le più pulite.
E’ il dato diffuso dal “Rapporto generale sulle acque" presentato da Utilitalia al Festival dell’acqua.
Sul fronte delle tariffe l’Italia vanta il primato di avere le più basse d’Europa, 1,60 euro ogni mille litri, 4 volte meno dei 6,63 euro che si pagano a Copenhagen, dei 5,70 euro di Berlino, e dei 4,20 euro di Parigi.
Come previsto dalla normativa sull’acqua destinata al consumo umano, oltre agli autocontrolli effettuati dai laboratori interni, la qualità dell’acqua distribuita è continuamente monitorata anche dalle Aziende Usl competenti per territorio. Nel 2014, il livello di conformità è stato pressoché totale (99,8%).
Dopo decenni di immobilità del settore “il lavoro sul metodo tariffario sta producendo una nuova attenzione dal mondo finanziario. Per un settore che conta su soldi pubblici solo per il 10,8% degli importi necessari, è importante poter ricorrere a finanziatori esterni”
spiegano da Utilitalia. Nel 2014, sulla base di questa nuova fiducia, le opere finanziate sono aumentate del 14% rispetto al 2011.
L’acqua più pura d’Italia scorre a Caserta, dove i parametri di qualità battono Aosta e Perugia. “L’acqua di rubinetto è soggetta a maggiori restrizioni rispetto alle acque minerali, per le quali sono previste deroghe per alcuni parametri come alluminio, vanadio e ferro”
commenta Vito Amendolara, vice presidente della Federazione Europea per la Sanità Animale e la Sicurezza Sanitaria.
Fonte: ADN Kronos; Il Mattino; Fesass – 8 ottobre 2015