Morehshin
Allahyari è una ricercatrice ed un’artista iraniana che il 23 ottobre è stata premiata per il suo importante lavoro di ricostruzione delle statue demolite dall’Isis.
Si è
trattato di un gesto rilevante, anche dal punto di vista simbolico, che ha coinvolto più paesi del Mondo: Morehshin vive a San
Francisco, si è adoperata per studiare e ricostruire le opere d’arte distrutte
dai militanti dell’Isis a Mosul, in Iraq ed ha presentato il suo lavoro a
Firenze.
La statua del mitico re Uthal è una delle opere riprodotte usando tecnologie di ricostruzione ad altissima tecnologia e stampanti 3D all’interno del suo progetto “Material
Speculation: Isis”. Gli artefatti sono stati dotati di una scheda di memoria con tutte le informazioni
riguardanti l’originale andato perduto, in modo che siano riproducibili da chiunque e all’infinito.
Per questo lavoro la decima edizione della Florence Biennale –
la mostra internazionale d’arte contemporanea di Firenze – le
ha consegnato il Premio Speciale del Presidente. Allahyari ha dichiarato che il suo obiettivo è quello di mostrare al mondo
intero l’entità dei danni che la follia dell’Isis ha causato al patrimonio
culturale dell’umanità in Siria e Iraq.
“E’ un modo per resistere
all’azione di rimozione della storia o della creazione di questa nuova storia
che l’Isis vorrebbe operare”.
Fonte:
Morehshin Allahyari; The Post Internazionale – 23 ottobre 2015
Volonwrite per Mezzopieno