L’infibulazione è bandita ed è fuori legge anche in Nigeria.
Il Senato nigeriano ha approvato il disegno di legge
“Violence Against Persons Prohibition” proposto dal presidente nigeriano
uscente Goodluck Jonathan.
La nuova legge rappresenta uno strumento legale contro ogni
forma di violenza ai danni delle persone vulnerabili, con un’attenzione
particolare alle donne e alle bambine.
Il fulcro della riforma è la criminalizzazione delle
mutilazioni genitali femminili, una
pratica subita da circa il l 27% delle donne nigeriane di età compresa fra i 15
e i 49 anni. L’infibulazione viene considerata, con la nuova legge un reato
punibile con il carcere fino quattro anni e una multa di 1000 euro. Questa pratica, legata alla tradizione
culturale di alcuni paesi più che a prescrizioni di natura religiosa, oltre a
essere invalidante dal punto di vista psicologico, provoca spesso malattie e
infezioni talvolta mortali.
La legge contiene
anche altre misure che tutelano i diritti delle donne e dei minori come il
divieto di abbandonare la moglie e i figli senza fornire loro un adeguato
mantenimento, la criminalizzazione dell’isolamento e della separazione forzata
da parenti e amici e la condanna della violenza economica.
Un importante passo in avanti per la tutela dei diritti
delle donne in Nigeria, soprattutto a fronte delle violenze perpetrate nel
paese dal gruppo integralista Boko Haram.
Fonte: Nigeria Stability and Reconciliation Programme – 25 maggio 2015