Negli ultimi due secoli i pescatori di tutto il mondo hanno cacciato la megattera per ricavarne olio, fertilizzanti e mangimi per animali. Nel 1966, però, un accordo internazionale ha proibito la caccia al maestoso mammifero marino che può raggiungere i 14 metri di lunghezza. Da allora, la popolazione dell’oceano Pacifico Settentrionale ha continuato a crescere passando dal minimo storico di 1400 esemplari registrato nel 1966, anno di introduzione del divieto, ai circa 21 mila di oggi. Nel resto del mondo se ne stimano circa 100 mila.
Il ritorno della megattera ha seguito quello di altre specie rappresentative come l’aquila calva, il pellicano grigio ed il falco pellegrino, in costante aumento da quando il DDT è stato vietato in agricoltura.
“Ogni anno porto la mia classe a fare avvistamenti ” – afferma Dan Costa, professore di biologia ed esperto di balene presso l’Università di Santa Cruz (California) – “nel corso della mia vita, siamo passati da «potresti vedere una balena » al vederla quasi certamente durante le uscite in barca”.
Fonte: NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) USA