Anastasia “Nastia” Tonelli è vice campionessa del mondo di ju jitsu. Nata in Russia 29 anni fa con le mani
deformate a causa delle radiazioni di Chernobyl, ha trascorso 9 anni in
orfanotrofio prima di essere data in adozione a una famiglia italiana di La
Spezia.
Da subito la mamma adottiva la
porta sul tatami per insegnarle l’arte di difesa giapponese. Grazie a questo
sport Anastasia, sostenuta dalla sua nuova famiglia, ha saputo riscattarsi
dando prova di grande carattere e forza di volontà.
“La mia è stata una rinascita – racconta
la ragazza – Già al mio secondo giorno in Italia sono stata portata sul tatami,
io non sapevo una parola d’italiano e i miei genitori non una parola di russo e così mia mamma ha utilizzato il ju jitsu per farmi crescere, imparare
l’italiano, inserirmi in una nuova comunità".
Con un’infanzia
difficile alle spalle e 6 operazioni alle mani per salvarle le dita, oggi l’azzurra
Anastasia vince una medaglia dietro l’altra, si allena tutti i giorni, lavora
presso l’impresa di un amico e insegna il ju jitsu a bambini e ragazzi. “Lo
sport alla fine aiuta in tutti i sensi – continua – fa crescere il
carattere e non solo, basta volerlo fare ma soprattutto fa capire che non importa da dove
si viene, l’importante è credere in quello che si fa".
Fonte: Repubblica