Le crepe nei muri delle case e i danni strutturali si sanano da soli, grazie ad un nuovo materiale da costruzione vivo, che ha la capacità di intervenire autonomamente laddove è necessario.
Si chiama Escherichia Coli il batterio che il team di scienziati dell’Università di Newcastle, nel Regno Unito, ha reso capace di rigenerarsi, ma solo quando serve, in presenza cioè di movimenti del terreno o di una variazione della pressione. Questo materiale destinato all’edilizia, presentato nei giorni scorsi alla comunità internazionale, è in grado di ripararsi da solo e di garantire fondamenta degli edifici estremamente più sicure di quelle tradizionali, specialmente per i luoghi soggetti a sismicità o a instabilità del terreno. Le scosse telluriche infatti, anche quando non provocano crolli, possono causare dei danni che indeboliscono la struttura di un edificio, rendendola ancora più vulnerabile a future scosse. Questo fenomeno si è verificato anche nei recenti terremoti nel centro Italia, dove lo sciame sismico ha raso al suolo palazzi che avevano resistito ai primi episodi tellurici.
I batteri muratori che creano una sorta di “cemento vivente” sono il frutto di una lunga ricerca condotta dai ricercatori coordinati da Martyn Dade-Robertson, che ha dichiarato durante la presentazione della sensazionale scoperta: “Lasciate fare ai batteri, sono qui da sempre e conoscono la materia”.
Fonte: Newcastle University