A fare da apripista con il divieto di utilizzo di tutti gli animali nei circhi è stata la Bolivia nel 2009, seguita da Perù, Paraguay e poi da Colombia e Messico.
Solo in questi giorni tuttavia è stata varata la prima legge nazionale che sancisce la fine della detenzione in cattività di animali per gli zoo e per uso ludico; il primo Paese a dare l’esempio è stato la Costa Rica ma leggi simili sono in discussione in Brasile e in Cile.
In Italia la sensibilità del pubblico per il benessere degli animali è molto alta e la frequentazione di circhi e zoo è in calo. Molti comuni hanno incominciato a vietare la sosta sul proprio suolo ai circhi con animali ed in questi mesi è in discussione l’abolizione del finanziamento pubblico alle strutture circensi che usano animali selvatici. La legge sul circo del 1968 riconosce alle imprese circensi una funzione sociale e tale status garantisce loro contributi statali. L’ODG n. G9.205 al DDL n. 1014 vede un impegno del Senato a prevedere una riduzione progressiva dei contributi, a valere sul Fondo Unico per lo spettacolo, ad esercenti attività circense e spettacolo viaggiante con animali fino a pervenire al completo azzeramento dei contributi nell’esercizio finanziario 2018, anche per quanto riguarda le attività promozionali, educative, formative, editoriali, collegate alle attività circensi con animali.