In Birmania oltre 100 prigionieri politici sono stati rimessi in libertà la scorsa settimana in Birmania,
dopo decenni di detenzione. E’ il primo risultato dell’indulto ordinato dalla leader del governo Aung San Suu Kyi, già a sua volta prigioniera politica per molti decenni.
L’insediamento del neo governo birmano, il primo democratico dopo più di 50 anni di dittatura militare, ha restituito la libertà a 113 persone incarcerate per motivi ideologici, a pochi giorni dall’inizio del mandato del nuovo presidente U Htin Kyaw. Un gesto non solamente simbolico ma anche di grande apertura e di forte cambiamento nella politica del grande Paese, dopo oltre mezzo secolo di oscurantismo.
Le movimentazioni per richiedere la liberazioni dei prigionieri politici sono state una delle campagne più sentite
negli ultimi decenni
in tutta la nazione ed hanno coinvolto profondamente l’opinione pubblica birmana, oppressa da un regime totalitarista e intollerante che utilizzava il metodo della delazione e della carcerazione dei contestatori politici e degli oppositori. Il”nuovo corso” della democrazia birmana è iniziato.
Fonte: Ansa