L’accordo era nell’aria da tempo, da quando un anno fa, i leader delle controparti in guerra civile da oltre mezzo secolo, si erano incontrati a Cuba per concordare le basi di una tregua storica.
Il 26 settembre 2016 il presidente colombiano Juan Manuel Santos e il leader delle forze ribelli marxiste FARC, Timochenko hanno formalmente firmato il trattato di pace definitivo e la fine del conflitto avviato nel 1964 che ha provocato una delle guerre civile più lunghe e sanguinose della storia moderna.
Una guerra interminabile che ha provocato oltre 250.000 morti e segnato profondamente la nazione colombiana, coinvolgendo due generazioni e caratterizzata da armate composte da giovanissimi e da donne combattenti. I ribelli della FARC, dopo un lungo processo di pace durato 4 anni, diventeranno ora un partito politico e abbandoneranno la lotta armata per tentare la via democratica e il dialogo.
La sfida che ora il Paese si da è quella di riconvertire gli oltre 7.000 guerriglieri liberati dalle milizie, dando loro uno spazio nella società colombiana ed evitando che vengano inghiottiti dal traffico della droga e dalla criminalità.
Fonte: Reuters