Il 2016 è stato l’anno della Sharing Economy. L’economia della condivisione che si sta sviluppando in Italia e nel mondo rappresenta un nuovo modo di vivere i rapporti economici creando nuovo valore per ciò che che viene condiviso.
Macchina, casa, cultura o una cena, la nuova frontiera che unisce etica e economia è mettere in comune online beni e servizi, guadagnandoci. Mai come negli ultimi mesi nel nostro Paese abbiamo imparato a creare valore semplicemente condividendo e promuovendo un’economia che diventa motore di uno sviluppo sostenibile. Una ricerca dell’Università Niccolo Cusano di Roma riconosce l’Italia tra i primi tre Paesi in termini di utenti e conoscitori di questa nuova pratica, dietro solo a Turchia e Spagna.
La sharing economy appare come un trend sempre più in crescita, il 34% in più nell’ultimo anno. Tra i servizi e le piattaforme più popolari si va da ScambioCasa e AirBnB, i portali che permettono di scambiare la propria casa o di affittare camere e appartamenti, fino a BlaBlaCar per condividere viaggi e passaggi in auto oppure ai servizi di BikeMI e Car2Go per prendere in prestito bici o auto e pagarne solo l’effettivo utilizzo o Gnammo, la piattaforma che offre la possibilità di organizzare pranzi e cene in casa propria.
“Il messaggio è che tutti possiamo diventare imprenditori e manager”, ha spiegato Claudio Vaccaro, esperto di Digital marketing. ”Un modello d’impresa molto fertile che non ha ancora manifestato tutte le sue reali opportunità”, ha sottolineato Mario Risso, preside della facoltà di Economia.
Fonte: Università Niccolò Cusano; BizUp