E’ una battaglia pacifica che le tribù indiane stanno affrontando da decenni e che ha coinvolto profondamente l’opinione pubblica americana e mondiale.
Il diritto alla terra di queste popolazioni ha ottenuto il 13 gennaio
una storica vittoria. L’Alta Corte dello stato canadese del British Columbia ha emanato un provvedimento ufficiale che obbliga le compagnie energetiche a contrattare con i popoli nativi aborigeni ogni operazione che preveda il passaggio sul loro territorio e a rispettare le loro decisioni.
“Proteggete le nostre fonti sacre” è stato lo slogan simbolo del grande movimento di sensibilizzazione che ha visto unite negli ultimi 10 anni 130 tribù indiane come gli Inuit, I Métis, i Gitga, i
i Lax Kw’alaams, più conosciute come First Nations. Insieme ai cowboys che una volta le combattevano, a migliaia di americani e persino a personalità dello spettacolo come attori e musicisti famosi, la campagna ha ottenuto ciò che chiedeva e segnato una pietra miliare nella storia dei diritti delle popolazioni indigene.
La Corte ha bloccato in questo modo la costruzione del condotto Enbridge Northern Gateway Pipeline che avrebbe dovuto trasportare gas e bitume per 1.177 Km attraverso le terre indiane, espropriando ecosistemi e villaggi molto antichi, restituendo così ai nativi la possibilità di decidere come gestire la propria terra considerata da queste popolazioni sacra e inviolabile.
Fonte: British Columbia Govt; Forest Ethics; CBC News