Diventato famoso nel 2012 per aver completato in handbike il cammino di Santiago di Compostela, Pietro Scidurlo è arrivato a Roma il 12 aprile dopo un nuovo percorso di 900 km iniziato da Somma Lombardo (Varese).
La sfida questa volta è stata l’attraversamento della Via Francigena in handbike (la bicicletta utilizzata dalle persone con disabilità agli arti inferiori).
L’obiettivo del viaggio è stato eliminare quelle barriere architettoniche che ancora oggi sono presenti soprattutto in percorsi di particolare significato spirituale e simbolico.
Scidurlo con la sua associazione Free Wheels, vuole sensibilizzare sperimentando in prima persona le reali difficoltà, portando l’esperienza a livello pubblico, discutendo idee, proposte, per consentire ai disabili di vivere e confrontarsi alla pari.
Dopo essere stato accolto nella sede di Roma Natura alla conclusione del suo viaggio suggerisce di occuparsi che tutte le vie perchè siano davvero percorribili da tutti; “Se vi sono ruscelli” suggerisce “costruite ponti attraversabili anche da chi è in sedia a rotelle, così via per pietre ad altri ostacoli”. E riferisce ancora “Se lo farete non snaturerete il percorso perché il vero cammino è nell’anima e non nei piedi e dove essi vi portano”.
“E’ stata più dura rispetto all’esperienza precedente perché ci sono maggiori pendenze, ma la Francigena è bellissima, immersa nella storia e nella cultura del nostro Paese e credo che il desiderio di vederla percorribile da tutti fa oggi un piccolo passo in avanti”.
Fonte: Vie Francigene; Free Wheels
Volonwrite per Mezzopieno