Fino all’inizio del Novecento era incarico della balia
quello di accudire un neonato provvedendo anche al suo allattamento. Dopo
decenni di campagne pubblicitarie a favore del latte artificiale, oggi si torna
a promuovere l’allattamento al seno e a valorizzare il latte materno quale
alimento prezioso per il proprio bambino, ma anche per i prematuri e i neonati
con patologie ricoverati nelle Terapie Intensive Neonatali.
Per questa ragione
è nata la Banca del Latte dell’ospedale Regina Margherita di Torino, che tratta
ogni anno 700 litri di latte per garantirne qualità e sicurezza e lo
somministra gratuitamente ai bambini che ne hanno bisogno. Ma si può fare di
più: con il progetto «Human Milk Link», l’obiettivo è di raggiungere i 1000
litri annui, grazie anche alla raccolta a domicilio, che già attiva a Milano,
da metà dicembre è stata avviata anche a Torino: per venire incontro alle
neomamme donatrici ed evitare loro di recarsi alla Banca del Latte, è stato
attrezzato con cella frigorifera un
furgoncino, l’Ape Milk, con a bordo un’ostetrica che provvede alla
raccolta del latte materno direttamente a casa.
Non è solo un servizio di raccolta e trasporto in sicurezza:
alle donatrici è al contempo offerta, se necessaria, una consulenza gratuita per il sostegno e il
supporto all’allattamento. Oggi in Italia si raccolgono meno di 10.000 litri di
latte materno all’anno, sufficienti per il fabbisogno di appena un terzo dei
prematuri. In occasione della Giornata mondiale del prematuro, proprio da
Torino è partito l’appello per la donazione, con l’auspicio che progetti come
quello della raccolta a domicilio trovino seguito in altre città.
Fonte: Human Milklink