A sei mesi dall’approvazione della legge regionale del 2 maggio per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, il Piemonte fa l’en-plein nella sua operazione di ripulitura di bar e sale da gioco.
I Sindaci di tutti i capoluoghi di provincia piemontesi e molti di quelli dei Comuni della cintura torinese hanno emanato negli ultimi mesi ordinanze esecutive che limitano l’esercizio di slot machines e videolottery all’interno dei locali. Il primo comune è stato Novara già nel febbraio scorso, mentre il 18 agosto un gruppo di sindaci di Alba, Bra, Fossano, Mondovì, Savigliano, Saluzzo e Cuneo hanno emesso un’ordinanza congiunta; il 23 agosto è stata la volta di Asti e poi tutti gli altri. Torino ha approvato l’ordinanza per gli esercizi commerciali della Città il 10 ottobre.
Le iniziative vanno dalla chiusura delle sale nelle vicinanze di scuole, alla limitazione degli orari di apertura per proteggere le categorie più vulnerabili, fino alla completa serrata degli esercizi. I controlli sono affidati alla Polizia Municipale che ha creato squadre di agenti in borghese che effettuano verifiche a tappeto, anche in incognito e che stanno sanzionando e facendo chiudere molti centri dove ancora non sono rispettare le regole stabilite dal decreto.
Con il Piemonte sono oggi 15 le Regioni che si sono schierate contro il dilagare del gioco d’azzardo patologico e delle slot machine in Italia.
Fonte: Ansa; Comune di Novara; Gazzetta d’Alba; La Voce del Tempo;