Un’azienda sarda,
Edizero, è tra le dieci principali eccellenze tecnologiche del mondo: riconosciuta dal World Economic Forum di New Delhi come un modello globale di innovazione ecologica sostenibile, ha attenuto già oltre 150 riconoscimenti internazionali.
Con un prodotto estremamente povero, la lana di pecora sarda al 100% semplicemente lavorata, ha trasformato il concetto di pulizia degli oceani dall’inquinamento, innescando una vera e propria rivoluzione. Si tratta dell’unico sistema al mondo capace di svolgere in modo naturale la duplice azione di assorbire, metabolizzare e biodegradare gli idrocarburi petrolchimici presenti nel mare.
Edizero è stata la prima azienda al mondo a riconvertire oltre 100 tipi di scarti di fonti rinnovabili dell’agroalimentare in biomateriali per il risparmio energetico, l’edilizia sostenibile, le bonifiche e il disinquinamento ambientale.
Il brevetto Edimare è un pannello creato con le alghe posidonie spiaggiate, eccedenti in natura, che unisce il mare e la terra in una soluzione bioedile ad altissima efficienza. Con gli scarti delle vinacce esauste, la sansa d’oliva e gli scarti delle arnie l’azienda ha creato tinte completamente naturali per l’edilizia. “È solo una risorsa sprecata”, dice la fondatrice
Daniela Ducato. “Sono i nostri occhi a non riuscire a vedere la ricchezza che si nasconde in ciò che buttiamo. La natura non fa niente a caso e tutti i conti devono tornare. In natura non esistono disoccupati, non esistono sprechi ambientali, ma costanti rigenerazioni”.
Le sedi produttive in cui la Edizero produce sono a Guspini e Bitti, nel Medio Campidano, una delle zone più depresse della Sardegna.
Fonte: World Economic Forum; Edilana; Edizero; L’Unione Sarda