La spazzatura può diventare fonte di guadagno. La società americana Terracycle raccoglie la spazzatura separata per categorie e restituisce prodotti riciclati da essa oppure la paga con denaro suonante.
Basta raccogliere la spazzatura, mozziconi, contenitori in plastica, lattine, scatole di cartone o altro, pesarla, andare sul sito della società, calcolare il valore raccolto e spedirla. Per ogni materiale c’è una valutazione diversa oppure una serie di opportunità sulla sua trasformazione. Si va dalle scatole fatte con i filtri delle sigarette fumate, alle borse composte con vecchi tubetti di dentifricio, da occhiali prodotti con la plastica ricavata dalle biro fino alle panchine ricavate dalle bottiglie dello shampoo. La spedizione è a carico dell’azienda e per ogni chilogrammo di materiale si ottengono soldi veri.
La Terracycle è nata dall’idea di due giovani americani Tom Szaky e Jon Beyer che nel 2001 pensarono di produrre fertilizzanti con gli scarti organici del loro college universitario. L’ascesa del loro business è stata esplosiva e nel giro di pochi anni è diventato un caso imprenditoriale che ha fatto scuola. La società oggi opera in 26 Paesi e accetta quasi ogni genere di materiale, le tipologie di spazzatura gestite da Terracycle oggi sono 45.
“Il nostro modello si basa sulle stesse aziende produttrici che sponsorizzano i nostri programmi di trasformazione dei rifiuti, incluso anche i costi di trasporto. Ecco che quindi l’involucro in alluminio da cui rigenerare un astuccio per la scuola è quello delle patatine Doritos, così come la confezione di caramelle da cui nasce uno zainetto è quella gialla delle M&M’s. Le aziende hanno tutto l’interesse a prolungare la vita dei loro brand su altri prodotti e a promuovere il lato ambientalista della propria immagine, mentre i consumatori si liberano degli scarti di prodotti è guadagnano anche qualche cosa” spiega Tom Szaky.
Fonte: Terracycle
