100 anni fa la prima Grande Guerra mondiale. Il conflitto che mobilitò oltre 70 milioni di uomini in tutto il mondo e che provocò oltre 9 milioni di morti sui campi di battaglia e circa 7 milioni di vittime civili, non soltanto per le operazioni di guerra ma anche per le conseguenti carestie e le epidemie.
Un secolo dopo, la memoria appare lontana ma la gratitudine e l’onore per chi è morto per la libertà sono ancora vivi e grazie alla tecnologia e ad anni di lavoro di molte persone, anche in buona parte volontarie, possono ritrovare giustizia e un nuovo spazio nella memoria.
Un grande progetto organizzato dal Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, nato per la conservazione mediante digitalizzazione degli elenchi storici di tutte le persone sepolte nei Sacrari Militari. Tutti i dati raccolti dagli archivi e dalla ricostruzione storica, sono stati resi pubblici e messi a disposizione attraverso un sito internet in cui è possibile consultare gli elenchi acquisendo l’esatto luogo di sepoltura di ogni singolo caduto
di guerra e la collocazione dei suoi resti custoditi nei grandi sacrari di Redipuglia, Oslavia e Caporetto/Kobarid. Sono decine di migliaia le persone che ogni anno si recano in questi luoghi.
Un modo per favorire le ricerche di chi non ha mai saputo il destino di un parente lontano e per ricordare l’enorme tragedia della guerra, onorando il ricordo delle tantissime vittime che da essa sono state sacrificate.
Fonte: Caduti Grande Guerra