In un momento di grande diffidenza e di incertezza per il futuro delle relazioni tra il mondo musulmano e quello occidentale e cristiano, sono numerose le risposte da parte di persone e comunità intenzionate a non cedere all’odio e al rancore.
Nel giorno dell’insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, un allargato movimento di pace e di fratellanza si è mosso in tutto il Paese americano per dare un segnale di conciliazione nei confronti degli immigrati di fede islamica. La movimentazione popolare ha indetto momenti di preghiera condivisi tra cristiani e musulmani, visite nelle moschee,
attività di solidarietà e riflessioni sulle rispettive fedi e sul dialogo che tramite esse può nascere.
Migliaia di persone unite per proporre una strada alternativa all’islamofobia e alle dichiarazioni del neo capo di Stato Americano che intende perseguire l’eliminazione dei musulmani dagli Stati Uniti, per dimostrare la volontà di preservare questa cultura all’interno della società americana. “Siamo la terra della libertà e della giustizia ma dobbiamo lavorare per questo. Una volta che si prega insieme o si condivide un pasto, il nostro mondo è già un po ‘diverso di quanto non fosse prima” ha dichiarato un pastore responsabile di un gruppo di dialogo e preghiera.
Fonte: The Huffington Post