Esiste una tecnologia che rende l’arte accessibile a tutti e che abbatte non solo le barriere architettoniche per la mobilità ma anche quelle della disabilità visiva.
Il progetto è nato a Torino da una giovane startup, New Planet 3D, che con il suo “Espositore For All” rivoluziona l’accesso all’arte, museale rendendola fruibile anche a livello tattile. L’espositore consiste in una struttura che contiene l’oggetto d’arte riprodotto tridimensionalmente e fedelmente. Dotato anche di un sistema audio, consente alle persone non vedenti di ascoltare la descrizione dell’opera mentre un sistema video per le persone con disabilità uditiva o cognitiva proietta immagini e sottotitoli anche nel linguaggio dei segni Lis. Ciò consente non solo di rendere l’arte accessibile a persone con disabilità ma anche di coinvolgere emotivamente qualsiasi tipo di visitatore, compresi i più piccoli.
Il primo prototipo – la riproduzione del Busto di Diana – è stato montato alla reggia di Venaria Reale. L’espositore ha ottenuto il marchio dell’accessibilità universale e dal 2018 sarà venduto su scala mondiale. Il progetto è stato possibile grazie all’apporto di diverse energie e all’impegno congiunto di tante realtà associative piemontesi: Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Istituto dei Sordi, Cpd, Isitt, Torino + Cultura Accessibile e Tattile Vision Onlus. L’Espositore Universale sarà interamente prodotto a Torino.
Fonte: NewPlanet 3D – 6 novembre 2017
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