Ad aprile i ragazzi del Primo Liceo
Artistico di Torino hanno deciso di usare le loro competenze, uscire dalle loro
classi e fare qualcosa di concreto per prendersi cura della propria città.
Organizzati in gruppi, hanno selezionato delle aree vandalizzate dalle scritte
sui muri e le hanno ripulite e ricolorate.
Armati di pennelli e colori, hanno lavorato insieme
per molte ore e hanno vinto il disfattismo e la decadenza. Insieme al Museo di
Arte Urbana di Borgo Campidoglio, hanno riportato alla luce alcune delle 147
opere realizzate sui muri e sulle case del quartiere, fruibili gratuitamente da
tutta la popolazione. Il MAU di Torino è il primo museo di arte contemporanea all’aperto in
un centro urbano in Italia, un percorso nato
nel 1995 per riqualificare il borgo, in collaborazione con gli abitanti del
quartiere.
“I giovani di oggi hanno capito che non devono aspettare le
istituzioni ma che il cambiamento parte da loro e da piccoli gesti concreti”,
dice Vito Navolio, responsabile del progetto. “Se domani i vandali ricominceranno
a scrivere sui muri, noi torneremo, fin che si stuferanno”.
Vito, insieme al MAU e ai ragazzi del Liceo, ha già
ristrutturato le vecchie panchine del quartiere, colorandole con opere di
artisti famosi e con omaggi alle donne della costituzione e alla Resistenza. “Accettiamo
di avere opere esposte al pubblico, all’uso e al tempo; è questo il loro
compito”, racconta a Mezzopieno.
Fonte: Mezzopieno; MAU – 8 aprile 2017