Si chiama “The carpet of joy” (“Il tappeto della gioia") la fantasiosa iniziativa nata a Goa, la capitale del turismo freak in India:
150.000 fiori di colori diversi che formano un tappeto di oltre 2.000 metri quadrati, grande quanto 13 campi da pallavolo.
Quello che all’apparenza sembra un enorme campo di fiori cangianti è in realtà una grandissima installazione artistica di un architetto israeliano, Uri de Beer. I fiori sono migliaia di bottiglie di plastica tagliate a mano una per una dai bambini delle scuole di Goa, dopo essere state recuperate nelle scuole e nelle strade e riciclate per questa iniziativa.
L’obiettivo di questo progetto è quello di educare alla pratica della raccolta della plastica e sensibilizzare i giovani indiani, e non solo, ad arrestare l’impressionante mole di rifiuti che sta soffocando Goa e l’India intera. Le coste incontaminate, le colline lussureggianti e il vario ecosistema di Goa sono seriamente compromessi. “Lavorare sulle abitudini dei bambini è un modo per prevenire atteggiamenti sbagliati e coltivare qualche speranza per il futuro”, ha dichiarato Uri de Beer. “Alla fine saranno seguiti anche dagli adulti e magari anche dalle generazioni future”.
Uri de Beer ha realizzato molte installazioni di questo tipo nel mondo, la più famosa di fronte al Parlamento israeliano di Tel Aviv. L’artista ha voluto coniare un nome per questo modo di creare i fiori dalla plastica, i “Plastiflora”.
Fonte: Museum of Goa – 20 luglio 2017