Sono 118 le chiese riaperte in Emilia Romagna dopo il sisma del 2012. L’ultima, simbolo della regione e della ricostruzione, la grande cattedrale rinascimentale di Carpi (MO), famosa per i suoi dipinti secenteschi.
Il 25 marzo, dopo un complesso lavoro di recupero durato quasi cinque anni, la basilica è stata inaugurata in presenza del Papa.
“Sin da subito è stato fatto un lavoro di squadra”,
ha spiegato l’assessora regionale Palma Costi. In tutto sono stati 294 gli edifici religiosi danneggiati dalle scosse di cinque anni fa e 26.233 le unità immobiliari civili coinvolte, con 5.048 cantieri conclusi.
“C’è stato da parte di tutti lo sforzo per ridurre il tempo della ricostruzione a quello fisiologico, ma ci sono tempi che non sono comprimibili. Ragionevolmente occorrono ancora tre anni per concludere tutta la ricostruzione”, ha detto il Vescovo monsignor Matteo Maria Zuppi. “Le chiese – ha commentato il Commissario delegato alla ricostruzione Stefano Bonaccini – fanno comunità al pari delle piazze, delle scuole e dei municipi. Per questo per noi nella ricostruzione degli edifici di culto, le cattedrali e le chiese dei piccoli comuni hanno la stessa importanza. Le nostre comunità stanno rialzando la testa, la ricostruzione delle scuole è stata completata e oltre il 70% delle persone è nelle abitazioni”.
Fonte: Emilia Romagna, Agenzia Regionale per la Ricostruzione Sisma; Diocesi di Carpi – 22 marzo 2017