Trasformare una radura alpina in un luogo naturale mistico e sacro e in un punto d’incontro e contemplazione che ispiri il ricongiungimento tra gli esseri umani e la natura.
Sulle Alpi Orobie Bergamasche è nata una enorme struttura interamente costruita in materiale vegetale vivente, realizzata su un grande piano e composta da alberi di faggio disposti a 5 navate e incrociati tra loro. La foresta piantata secondo lo schema di una cattedrale, è stata costruita secondo l’antica arte dell’intreccio che prevede l’uso di legno flessibile, picchetti, chiodi e corde. Tutti materiali impiegati sono utilizzati con tecniche tradizionali dei tempi passati, nel rispetto del ciclo naturale di nascita, rigoglio e marcescenza delle piante.
La cattedrale cresce con il tempo che passa e si integra con lo spazio circostante modificando continuamente il suo aspetto. Sebbene sia isolata e non accessibile con mezzi pesanti è subito diventata il simbolo del Monte Arera, tra la val Brembana e la val Seriana in provincia di Bergamo. Il progetto si propone di rilanciare e di valorizzare la ricchezza e l’unicità delle specie vegetali alpine che crescono nel Parco e sui crinali delle Orobie Bergamasche e offrire a chi lo desidera, indipendentemente dalla sua fede religiosa, un luogo di pace, silenzio e riflessione.
“Mi piaceva immaginare di pormi in relazione con la vicenda naturale, senza recare offesa, senza cercare di prevaricarne il corso” ha dichiarato Giuliano Mauri il suo ideatore.
Fonte: Cattedrale Vegetale – 13 novembre 2017