La malaria è una delle principali malattie mortali della nostra epoca. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, metà della popolazione mondiale è a rischio d’infezione.
Il recente rapporto dell’OMS riporta i dati del lavoro svolto negli ultimi anni dagli Stati e dalle organizzazioni non governative ed evidenzia che la lotta contro la malaria ha fatto passi da gigante, registrando una diminuzione costante dei casi nella maggior parte delle aree a rischio del mondo, nonché un calo dei decessi provocati dal virus pari al 21% rispetto al 2010.
I progressi sono attribuibili alle campagne svolte dai governi e ad alcune innovazioni, che comprendono nuovi esami diagnostici eseguibili in pochi minuti, farmaci antimalarici più accessibili ed economici, e a un impiego più ampio delle zanzariere trattate con insetticidi a rilascio graduale (Llin).
Il Senegal è uno dei Paesi che hanno registrato una più netta diminuzione dei casi di malaria. Ormai quasi l’86% della popolazione utilizza le zanzariere Llin e la maggior parte dei cittadini ha accesso a test diagnostici rapidi, così come a una terapia combinata a base di derivati dell’artemisinina, che viene fornita gratuitamente dal governo. Dal 2001 le morti causate dalla malaria nel Paese sono passate da circa il 30% a poco più del 2%.
“Abbiamo fatto enormi progressi”, ha dichiarato Margaret Chan, direttore generale dell’OMS. “Salute e aspettativa di vita sono migliorate un po’ ovunque. Milioni di vite sono state salvate. L’Oms ha moltiplicato i suoi sforzi per fermare la tubercolosi e ha salvato 49 milioni di vite dall’inizio di questo secolo. Nel 2015, il numero di decessi infantili è sceso per la prima volta sotto i 6 milioni con una diminuzione del 50% dei decessi ogni anno dal 1990 a oggi”. .
Fonte: World Health Organization – 27 aprile 2017