Convertire i rifiuti agricoli in materiale da costruzione con cui costruire case a impatto zero sull’ambiente. Ci soni riusciti per la prima volta in Danimarca.
Un gruppo di architetti e ingegneri ha lavorato per anni per ottenere materiali abbastanza resistenti dagli scarti della campagna per poter costruire la prima casa biologica al mondo. I progettisti hanno sviluppato un processo che trasforma erba, paglia e foglie in mattoni, rivestimenti e strutture. Gli scarti agricoli che normalmente andrebbero gettati o bruciati, sono diventati la materia prima della casa biologica. In questo modo, non solo i prodotti sono stati riciclati ma si evita anche l’impatto ambientale provocato dalla loro combustione.
Gli architetti hanno utilizzato la tecnologia Kebony che consiste nell’miscelare scarti di legname con una miscela a base di alcol furfurilico, prodotto derivato dai rifiuti agricoli. Il legno acquista così forza, resistenza al decadimento biologico e alle condizioni atmosferiche avverse senza la necessità di trattamenti costosi e dannosi per l’ambiente. Anche il processo di costruzione ha studiato soluzioni rispettose dell’ambiente: gli architetti hanno testato e sviluppato molte nuove soluzioni durante questa fase. Invece di costruire su una base in cemento, ad esempio, la casa è stata costruita su fondazioni a vite. Questo permette alla struttura di essere facilmente rimossa e spostata ovunque, senza causare danni al terreno.
Fonte: Een Til Een; Kebony – 3 dicembre 2017