Zejd è un bambino sordo dalla nascita che da sempre comunica attraverso il linguaggio dei segni. Quando a
Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina, il piccolo ha iniziato a frequentare la prima elementare, è nata la necessità di non isolarlo e da ciò l’idea di coinvolgere l’intera classe e gli insegnanti nell’apprendimento della lingua dei segni.
La
scuola, in una straordinaria collaborazione con le famiglie degli alunni,
ha raccolto la somma necessaria per pagare un esperto che istruisse i suoi compagni in
questa nuova attività didattica. Il risultato è stato straordinario e contagioso. Tutti i bambini
felicissimi hanno imparato in fretta il nuovo linguaggio e lo hanno anche trasmesso a loro volta ai
genitori.
Una storia di straordinaria normalità che ha
il sapore della sana complicità, che è fonte di ispirazione per abbattere sempre più barriere.
Fonte: Zadovoljna
Volonwrite per Mezzopieno