Se ne contavano solo pochi esemplari negli anni ‘90 ed era stato inserito tra le specie in via di estinzione a causa dell’attività dell’uomo: il grifone ha fatto il suo ritorno e oggi non è più così difficile incontrarlo, anche in Italia. Nel 2017 sono stati recensiti dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, in Abruzzo, 38 nuovi nati da 6 nuovi siti di nidificazione, a conferma del trend di riproduzioni naturali già registrato anche l’anno precedente. Grazie ai programmi di ripopolamento e alle campagne di protezione dell’ecosistema, il grifone oggi nidifica e si riproduce spontaneamente anche in Sardegna, in Sicilia, su Alpi e Prealpi e lungo il crinale appenninico meridionale.
Vent’anni di progetti di cui il più riuscito è quello del Corpo Forestale dello Stato nella Riserva Monte Velino (parte del Parco Regionale Sirente Velino) che dagli anni ‘90 ha liberato diversi individui adulti importati dalla Spagna e ha permesso il ritorno del grifone sull’Appennino. Oggi questa popolazione è di alcune centinaia di individui distribuiti in più colonie tra i Monti Sibillini e il Parco del Pollino, nelle gole del Raganello, nei Parchi Nazionali d’Abruzzo e del Gran Sasso, nella Marsica, nella zona di Roccamandolfi in Molise e in quella del Matese.
Il grifone rappresenta un elemento importantissimo per l’ambiente perché è uno spazzino di montagna ed elimina i resti di animali morti che potrebbero, invece, diffondere batteri e malattie.
Fonte: Arma dei Carabinieri; Ansa – 5 gennaio 2018