L’alfabetizzazione è un’abilità fondamentale per garantire uguaglianza di opportunità nella vita e una misura chiave dell’istruzione di una comunità. Da una prospettiva storica, i livelli di alfabetizzazione della popolazione mondiale sono aumentati drasticamente negli ultimi due secoli. Mentre all’inizio del 1800 solo il 12% degli abitanti del mondo poteva leggere e scrivere, oggi la quota si è invertita e meno del 17% della popolazione mondiale rimane analfabeta.
Mentre l’ambizione di alfabetizzazione universale in Europa è stata una riforma nata dall’illuminismo, ci sono voluti secoli perché in gran parte del resto del mondo questo accadesse. La diffusione dell’alfabetizzazione nei paesi in rapida via di sviluppo ha contribuito a ridurre le disuguaglianze all’interno del paese; questo si è verificato in particolare negli Stati Uniti tra le comunità indigene, quella bianca e quella nera.
Le giovani generazioni sono progressivamente sempre più istruite rispetto alle generazioni precedenti. Nelle aree meno alfabetizzate del mondo questo cambiamento intergenerazionale sta avvenendo in modo particolarmente rapido, favorendo lo sviluppo di intere aree geografiche nel giro di una sola generazione. Nell’Africa sub-sahariana, ad esempio, il tasso di alfabetizzazione per il gruppo di popolazione più giovane è di più di tre volte superiore a quello del gruppo di popolazione più anziano. Tutte le statistiche mostrano che non c’è mai stata un’inversione del fenomeno dell’alfabetizzazione, nemmeno in periodi di guerra.
Un dato che emerge inoltre a livello globale evidenzia inoltre che il divario tra alfabetizzazione maschile e femminile si sta riducendo notevolmente e che a livello mondiale è oggi al di sotto del 5%.
Fonte: Organisation for Economic Cooperation and Development (OECD); Ufficio Studi Mezzopieno
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