A fare da contraltare a borghi che si svuotano e paesi abbandonati ci sono storie di riscatto e di impegno di residenti che fanno rinascere luoghi che diversamente sarebbero dimenticati.
A Ossana, un piccolo paese di montagna in provincia di Trento, sono stati alestiti più presepi di quanti sono gli abitanti: 890 rappresentazioni della natività contro 852 residenti certificati nell’ultimo censimento. Questo curioso record ha permesso al piccolo borgo della Val di Sole, a pochi chilometri dai centri sciistici di Madonna di Campiglio e Marilleva, di diventare un centro di richiamo per migliaia di persone e di rinascere, attirando l’attenzione di turisti e appassionati da tutto il mondo. “La tradizione arriva da epoche antiche”, spiega il sindaco Luciano Dell’Eva, “ed è partita 18 anni fa su iniziativa di un gruppo di volontari che avevano visitato alcune mostre in giro per l’Italia e avevano voluto proporre qualcosa di simile. Abbiamo avuto l’idea di usare tutti i nostri locali, tutte le nostre cantine per mettere in mostra i presepi e un po’ alla volta negli anni li abbiamo costruiti”.
Esposti nelle corti e tra le stradine di Ossana, 130 presepi di grandi dimensioni, in molti casi ad altezza naturale, creano un’atmosfera suggestiva e di altri tempi. Nella Chiesa di San Vigilio un presepe meccanico con scene in movimento rappresenta scene di vita quotidiana di alcuni decenni fa. Un’iniziativa che ha trasformato le festività in un’opportunità di riscoperta della tradizione del Natale, dell’impegno e della devozione.
Fonte: Comune di Ossana – 28 dicembre 2017