Nel mondo si bevono oltre 1,9 miliardi di bevande Cola ogni giorno ma chi produce gli ingredienti principali (estratti della pianta di cola) non guadagna che pochi dollari. Simon Coley, un inglese con il pallino del commercio etico, ha deciso di fare qualcosa: “Avevamo l’idea di ottenere una cola naturale e biologica e di farne una bevanda di largo consumo che restituisse i frutti direttamente ai suoi coltivatori. Abbiamo contattato i contadini
che coltivano la cola nel villaggio di Boma, in Sierra Leone, che con le noci di questa pianta ci hanno preparato il nostro primo drink sperimentale. Abbiamo fornito loro alcune bottiglie e sei mesi dopo abbiamo inviato un assegno per la prima somma di denaro ottenuta dalle vendite delle loro bevande in Inghilterra. La ricetta originale di Karma Cola combina la noce di cola con il fagiolo di vaniglia coltivato nelle foreste dello Sri Lanka e la canna da zucchero biologica coltivata dal consorzio degli agricoltori di Suminter in India. “Usiamo l’estratto di malto anziché coloranti artificiali, conservanti o acido fosforico. Ogni volta che qualcuno compra una bottiglia di Karma Cola gli utili tornano alle persone che la coltivano”.
Karma Cola è diventata una fondazione che dimostra come anche un prodotto commerciale può essere un veicolo per un cambiamento positivo nel mondo. Oltre a pagare un prezzo equo agli agricoltori, lavora con i coltivatori della Sierra Leone per aiutarli a ricostruire le loro comunità all’indomani della guerra.
Fonte: Karma Cola – 19 febbraio 2018