Il governo della Nuova Zelanda ha deciso oggi di vietare ogni nuova attività di trivellazione e sondaggio offshore per la ricerca degli idrocarburi.
Il Paese è il quarto stato sovrano al mondo a mettere fine alla pratica di prospezione ed estrazione dal mare dopo Costa Rica, Belize e Francia. “La Nuova Zelanda ha preso una decisione storica per la tutela del clima, spronata da quelle decine di migliaia di persone che per anni si sono battute per proteggere le nostre coste da nuove esplorazioni alla ricerca di petrolio e gas”, ha dichiarato Russel Norman, direttore esecutivo di Greenpeace Nuova Zelanda. “È un messaggio forte e chiaro: stiamo per metter fine all’età del petrolio”, ha poi concluso.
Negli ultimi anni sono molte le compagnie petrolifere che hanno abbandonato le nuove trivellazioni e i vecchi giacimenti per convertirsi alle energie pulite e sono altrettanto numerose le conversioni ecologiche delle società di fornitura di energia, tra cui le italiane Eni, la Enel con il suo ramo dedicato alla produzione green, Terna e Iren.
Fonte: Greenpeace – 12 aprile 2018