Combatte le scritte offensive e che deturpano le città con disegni di cibo e di frutta succulenta.
Si chiama Pier Paolo Spinazzè, 37 anni, in arte “Cibo” ed è di Verona: la sua è arte pubblica e la città la sua galleria ma per lo Street artist i graffiti sono molto di più che disegni per abbellire le città. Pier Paolo crede che simboli xenofobi sui muri non solo deturpino i muri ma che influiscano negativamente sulla memoria della storia e sull’educazione dei più piccoli, per questo la sua è una vera e propria missione e ogni svastica che incontra sul suo cammino si impegna a coprirla con coloratissima frutta, dolci o cibo coloratissimi.
Spinazzè è stato chiamato in molte città e in ognuna offre il suo lavoro per coprire i simboli che incitano all’odio con dipinti murali molto allegri, promuovendo il cibo caratteristico della località in cui si trova e invitando altri street artist a mettersi all’opera e fare lo stesso, mettendo in pratica una vera e propria educazione civica attraverso l’arte di strada.
Fonte: Cibo – 17 luglio 2018
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