Gli stati membri delle Nazioni Unite hanno approvato per la prima volta uno strumento internazionale giuridicamente vincolante che regola e protegge i lavoratori dagli abusi.
L’accordo
internazionale definisce la messa al bando di violenze e molestie nei posti di lavoro.
La Convenzione ha coinvolto i rappresentanti di tutti i governi membri, datori di lavoro e lavoratori, secondo lo schema dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Secondo i nuovi standard del lavoro, violenza e molestie sul posto di lavoro
“costituiscono una violazione o un abuso dei diritti umani”. Tutti i comportamento che potrebbe condurre a “danni fisici, psicologici, sessuali o economici”, sono considerate da questo accordo anche “una minaccia per le pari opportunità, inaccettabile e incompatibile con il lavoro dignitoso”.
Firmando questa Convenzione gli stati membri si impegnano alla promozione di ambienti di lavoro “a tolleranza zero”, alla protezione di tirocinanti, apprendisti, volontari,
candidati al lavoro e dipendenti “a prescindere dal loro status contrattuale”.
Nel suo discorso alla Conferenza dell’ILO, il segretario generale delle Nazioni Unite António
Guterres ha definito "Un cambiamento nel paradigma di come guardiamo allo sviluppo. Il benessere delle persone deve essere al centro delle politiche economiche e sociali. Il benessere delle persone, e la pace dipendono dal rispetto”
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Fonte: International Labour Organization – 6 agosto 2019
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