I contenitori dei cibi sono imballaggi che devono essere resistenti, economici e non devono modificare la natura del cibo che contengono preservandone le caratteristiche il più a lungo possibile. Ma come mai per contenere un alimento per pochi giorni o addirittura ore, dobbiamo costruire un imballaggio che richiede anni per decomporsi o ore di lavoro e energia per essere riciclato?
Un gruppo di ingegneri svedesi ha pensato che gli imballaggi dovrebbero avere la stessa durata della vita del cibo che contengono. Con i loro studi hanno così creato una linea di imballaggi che si decompone in casa. Il primo è una bottiglia per l’olio fatta di zucchero caramellato rivestita di cera. Quando il contenitore viene aperto la cera si scioglie a contatto con l’acqua. Per i frullati hanno pensato a un contenitore in gel di alghe agar-agar, adatto per tutte quelle bevande che hanno una vita breve e devono essere refrigerate. Per il riso i giovani designer hanno realizzato pacchetti fatti di cera d’api biodegradabile che si aprono come una buccia, da aprirsi pelandoli, ideali per tutti i cibi secchi e per cereali.
La linea Tomorrow Machine è stata realizzata insieme allo Swedish Research Institute con cui ha vinto una passata edizione del prestigioso Package Design Awards, il premio internazionale per l’innovazione tecnologica nella sezione per l’industria alimentare e la sostenibilità e oggi sta lavorando per rendere i suoi imballaggi commerciabili e portarli sul mercato.
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Fonte: Tomorrow Machine; The Packaging Awards – 24 luglio 2019
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