Sembrano dei funghi normali i membri dell’ordine Agaricales ma di notte la loro presenza si fa notare più di tutte le altre forme di vita. Si tratta dei funghi bioluminescenti.
Questi tipi di funghi emettono una luce verdastra molto intensa e continua. Si tratta di organismi monocellulari o pluricellulari che contengono una sostanza naturale chiamata luciferina che tramite un meccanismo enzimatico, rilascia l’energia sotto forma di luce verde o bluastra. Gli scienziati hanno riscontrato che le condizioni che influenzano la crescita di questi funghi, come il pH, la luce e una particolare temperatura, influenzano la bioluminescenza, suggerendo un legame tra l’attività metabolica e la bioluminescenza fungina.
Tutte le specie luminescenti conosciute sono funghi della putrefazione bianchi in grado di abbattere la lignina, presente in abbondanza nel legno. La bioluminescenza è un processo metabolico dipendente dall’ossigeno e pertanto può fornire protezione antiossidante contro gli effetti potenzialmente dannosi delle specie reattive dell’ossigeno prodotte durante la decomposizione del legno. La funzione fisiologica della bioluminescenza fungina è quella di attirare animali e insetti che potrebbero aiutare a disperdere le spore e quindi favorire la diffusione della specie. Alcuni scienziati stanno studiando le caratteristiche delle bioluminescenza di alcune specie animali e vegetali, per pensare ad un loro uso come fonti di energia pulita e rinnovabile.
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Fonte: Wikipedia – 9 novembre 2019
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