Si chiamano “walls of kindness” ovvero “muri della gentilezza” e rispondono allo slogan: “Prendi un cappotto se hai freddo. Lascia un cappotto se non lo usi più”.
Sono muri qualsiasi lungo le strade del mondo, dove è possibile lasciare in dono per i più bisognosi un capo di abbigliamento, come giacche, cappelli e sciarpe. L’iniziativa è nata in Iran nel 2015 nella città di Mashad, dove per la prima volta alcuni ragazzi hanno maturato l’idea di donare senza essere visti e di farlo attraverso attraverso un muro: un nuovo mezzo per diffondere la gentilezza. Questa iniziativa solidale si sta diffondendo sempre di più in diverse città, dal Medio Oriente alla Nuova Zelanda. A Uppsala, in Svezia, è stata voluta da un’agenzia immobiliare che nel centro città ha allestito un cubo-muro munito di diversi attaccapanni.
Nel 2016 è arrivato anche in Italia il muro solidale, grazie ai ragazzi del liceo Marymount e degli scout all’interno della sede dell’AMA di Roma. Il muro come simbolo di solidarietà e aiuto reciproco è anche apparso a Monza e a Cerreto Sannita (Benevento) grazie all’iniziativa della Caritas e della Diocesi che hanno voluto l’iniziativa non solo a sostegno dei molti senzatetto, ma anche delle molte famiglie meno abbienti della città.
Fonte: Today – 1 febbraio 2019
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