A Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, è stata adottata un’ordinanza che prevede la limitazione degli atti di “cattiveria, rancore, rabbia e ogni atto fisico o verbale teso a recare offesa a singoli o gruppi di persone”. Per la prima volta un’iniziativa del genere viene introdotta di diritto e diventa un atto normativo per tutta una comunità.
Quella che è già stata rinominata “ordinanza anti-cattiveria” è stata voluta dal sindaco Andrea Costa affinché diventi una buona pratica per tutta la cittadinanza. “Il diffondersi sempre più preoccupante di manifestazioni di cattiveria, rabbia, rancore che rischiano di mettere in grave pregiudizio l’incolumità delle singole persone e la tenuta della comunità stessa” è stato il presupposto per un nuovo approccio alla gestione della violenza che potrà rappresentare un precedente anche per altri Comuni.
La prepotenza e l’aggressione verbale verso i soggetti più deboli e chi è portatore di differenze viaggiano sui social network e poi si ripercuotono sulla vita delle persone: “complice l’assenza del confronto, molti si sentono liberi di utilizzare espressioni che incitano all’odio, a perseguitare singoli individui per etnia, religione, orientamento politico o sessuale, censo e appartenenza”, dice il sindaco.
La municipalità ha istituito un indirizzo di posta elettronica su cui segnalare le violazioni, fornendo le prove. Per chi infrangerà l’ordinanza, le sanzioni andranno dallo svolgimento di lavori socialmente utili sul territorio alla lettura della Costituzione o di libri per apprendere la gentilezza, il rispetto e la comprensione dell’altro, fino a sanzioni penali nei casi più gravi.
Fonte: Il Resto del Carlino – 4 gennaio 2019
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