L’Amarone della Valpolicella, il vino rosso passito secco DOCG prodotto
nella provincia di Verona, ha raggiunto la sua annata perfetta.
Si tratta secondo gli
esperti dell’ ”annata migliore degli ultimi 30 anni – la 2015 è un’annata
perfetta’’. Gli enologi spiegano che le condizioni climatiche in Valpolicella hanno
rasentato la perfezione: in vigna sono state trovate uve asciutte, con un grado
zuccherino molto alto e un grande accumulo di sostanze fenoliche che sono
fondamentali per conferire all’Amarone una grande longevità. Nel corso
dell’anno l’umidità è stata molto bassa, condizione ideale per scongiurare
attacchi di muffe dannose e stimolare invece la formazione di muffe buone che
danno unicità al sapore del vino.
Il vino Recioto Amaro è nato nel 1936 grazie al ritrovamento di una botte di recioto dimenticata in cantina. Il vino grazie alla prolungata fermentazione divenne estremamente secco e gli zuccheri trasformati tutti
in alcol crearono quel tipico gusto
amaro che ne fece la fortuna. L’esperienza che serve per portare al giusto
appassimento le uve destinate a questo vino è molto elevata.
In Valpolicella sono attivi 2.302 viticoltori cresciuti negli ultimi 6 anni del +91%, soprattutto imprese create da giovani. Le bottiglie di Amarone prodotte sono circa 14 milioni, esportate per il 65% all’estero. I viticoltori sono prevalentemente giovani e riescono ad ottenere una redditività dei vigneti di 24mila euro a ettaro contro una media italiana che si aggira sui 10mila. Nell’area dell’Amarone le presenze turistiche nell’ultimo anno sono aumentate del 21%, il doppio rispetto alla media complessiva regionale.
Fonte: Ansa; Forbes, Il Sole 24 Ore –
5 marzo 2019
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