È stato un fine settimana diverso dagli altri quello appena passato, una festa che in tutta Italia si è svolta nei condomini, nei cortili e negli androni.
Senza andare lontano e senza troppe formalità, migliaia di tavolate si sono organizzate tra persone che abitano sullo stesso piano, scala o quartiere per condividere il pasto e per conoscersi, alcune volte per la prima volta. Pranzi, cene e merende comunitari dove ognuno ha portato qualcosa, organizzati in diversi quartieri delle città, per contrastare l’isolamento e promuovere la condivisione e il dialogo.
L’obiettivo per cui è nata questa manifestazione è sviluppare la convivialità, rafforzare i legami di prossimità e di solidarietà per lottare contro l’individualismo e costruire una società più vicina ai cittadini; più solidale e più fraterna. Lanciata nel 1999 in Francia, si è poi estesa a livello mondiale e oggi riunisce ogni anno circa 30 milioni di cittadini partecipanti in 1450 comuni di 49 paesi.
Quest’anno le feste tra vicini hanno inserito una sfida in più e scelto di affrontare l’inquinamento ambientale con un impegno concreto e condiviso abolendo la plastica dai loro banchetti, utilizzando solo stoviglie lavabili o biodegradabili.
Fonte: World Neighbours Day – 10 giugno 2019
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