Uno dei più grandi progetti artistici mai realizzati ma anche la più lunga catena simbolica di accoglienza che promuove la solidarietà, la gentilezza e l’accoglienza in tutto il mondo.
Il giovane artista filosofo francese Saype sta portando un messaggio di apertura alla comunità mondiale, a partire dalle grandi capitali, dove trasforma enormi spazi vuoti in immense dichiarazioni di pace. Mani intrecciate, protese e unite in uno sforzo comune di reciproco aiuto; strette grandi centinaia di metri che superano i confini e che vanno oltre gli spazi mentali e geografici. Mani di anziani, giovani, donne, uomini, bianchi, neri, si tengono per formare un’enorme catena umana in segno di unità.
Il progetto Beyond Walls è partito da Parigi a giugno, quando di fronte alla torre Eiffel sono spuntate mani intrecciate lunghe 600 metri. Il mese dopo le mani sono apparse ad Andorra e a settembre a Ginevra. Le mani diventano messaggi dirompenti che sconvolgono il panorama della città in cui appaiono e che coprono superfici di migliaia di metri quadri. Saype le realizza utilizzando pigmenti biodegradabili creati da lui stesso con carbone, gesso, acqua e proteine del latte, tutto materiale biodegradabile al 100%. Il suo messaggio si attenua al ritmo della ricrescita dell’erba prima di scomparire completamente e naturalmente, un po’ come le idee che con il tempo rischiano di perdere la loro determinazione.
La proposta di riflessione del giovane artista è già pronta per arrivare in altre città che stanno aderendo: Belfast, Londra, Dubai, Città del Capo e Buenos Aires le prossime.
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Fonte: Saype – 21 settembre 2019
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