L’Italia è un Paese con una forte capacità imprenditoriale e con una spiccata predisposizione femminile all’impresa artigianale indipendente. Sono 1.510.600 le italiane che svolgono attività di questo tipo, tra le più intraprendenti in Europa.
La crescita delle imprese femminili è stata lo scorso anno del 3,3% e colloca l’Italia al secondo posto nell’Unione Europea. I dati sono stati presentati dal rapporto Confartigianato sull’imprenditoria femminile. Le imprenditrici contribuiscono a creare una ricchezza nazionale di 290,3 miliardi di euro, cui si aggiungono 219,1 mld realizzati dalle lavoratrici dipendenti in imprese maschili. Le donne italiane superano gli uomini nella vocazione imprenditoriale, prosegue l’analisi del rapporto, rilevando che nel 2018 si sono registrate 95.672 neonate imprese femminili, con un tasso di natalità del 7,2% a fronte del 5,3% delle imprese maschili. “Le imprenditrici italiane sono anche sempre più giovani, istruite e hi-tech”.
Le nuove imprenditrici under 35 sono state di più degli imprenditori, il 19,4% contro 17,9% degli uomini” ha dichiarato Daniela Rader, Presidente del Movimento Donne Impresa Artigianato.
“Sono un esempio per tutti perchè sanno guardare avanti con spirito vincente e non difensivo”, così le ha definite il Vicepresidente Vicario di Confartigianato Marco Granelli che nel corso della presentazione del Rapporto ha lodato e incoraggiato le imprenditrici, senza nascondere le loro difficoltà di gestire le preoccupazioni per la cura della famiglia e la responsabilità di guidare un’azienda.
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Fonte: Confartigianato – 24 settembre 2019
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