per la campagna per la Parità di Informazione Positiva #mezzopieno
Storico, scrive per l’Espresso e l’Huffington Post. Esperto di storia italiana, storia economica e finanziaria dell’età moderna e contemporanea e in storia e cultura dei paesi islamici. Specializzato in Intelligence e Protezione Strategica del Sistema Paese, è impegnato in un giornalismo di analisi che vede nella storia l’ispirazione per una lettura positiva della contemporaneità.
Qual è per lei il ruolo dell’informazione sul benessere della società?
Consapevolezza. Aumentare la consapevolezza della cittadinanza su qualunque tema. Dalla politica fino alla scienza e passando, ovviamente, per la cultura. Il benessere, a mio parere, si raggiunge dotandoci sempre più degli strumenti necessari per capire il mondo che ci circonda. Come cittadini, si, ma soprattutto come esseri umani. Quella contro l’ignoranza (in senso scientifico) è una crociata e l’informazione è una delle armi con cui combatterla.
Cos’è per lei una buona notizia?
Appunto una notizia che ci rende più consapevoli su un qualunque fatto. Qualcosa che ci arricchisce.
Può il giornalismo rappresentare uno strumento per aumentare la fiducia e ridurre la conflittualità?
Sinceramente è qualcosa che trovo molto, molto difficile. Almeno nella parte sulla conflittualità. Nel paese c’è un costante clima da guerra civile, specialmente relativo alla politica. In più, la crisi della carta stampata sta portando parte del giornalismo a sperimentare nuove tecniche per far parlare di sé, tra le quali rientra una forte aggressività. È quindi difficile ipotizzare che il giornalismo riesca a stemperare gli animi.
Qual è il suo contributo per una buona informazione?
Verificare sempre i fatti. Evitare, nel piccolo, di essere veicolo del grande male dell’informazione del XXI secolo: le bufale, le fake news. Anche a costo di uscire un pochino più tardi rispetto ad una notizia, ma cerco sempre di verificarla su più piani.
Cosa vuol dire per lei vedere il bicchiere mezzo pieno?
Che la vita è una e si fa quindi bene a vedere i bicchieri mezzi pieni anziché mezzi vuoti. Anche nelle situazioni più difficili, qualunque esse siano, è sempre meglio cercare di vedere i lati positivi della cosa. Anche quando è difficile trovarli. Anzi: a maggior ragione lì. Per questo riconosco a voi un grande valore culturale, di principi diciamo.
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