Sono 3.561
in Italia
i patriarchi vegetali, gli alberi monumentali o storici che sono considerati patrimoni della natura.
Sono piante di particolare valore naturalistico, paesaggistico, storico e culturale, veri e propri monumenti. Quello che li contraddistingue è la loro dimensione, la longevità, i legami storici, la loro rarità o i requisiti paesaggistici e storico-architettonici. In Italia i criteri generali per la definizione degli alberi monumentali sono stati definiti da alcuni articoli della legge n.10 del 14 gennaio 2013 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
La Sardegna è la regione con il numero maggiore di alberi monumentali di grande interesse, che sono oltre 400. Tra questi l’olivastro di Luras che ha una circonferenza di 20 metri e che, con un’età compresa tra i 3000 e i 4000 anni (era degli egizi), è uno degli alberi più longevi del mondo. E poi la Quercia delle streghe di San Martino in Colle, in provincia di Lucca, un Quercus pubenscens di circa 600 anni con rami di 40 metri che ha ispirato Carlo Collodi, che da bambino trascorreva in questa zona le vacanze, per il suo libro “Le avventure di Pinocchio”.
Ora, grazie a un meticoloso lavoro di mappatura, individuare queste piante e trovare le informazioni sulle loro caratteristiche è alla portata di tutti attraverso una mappa disponibile su Google Maps su tutti i dispositivi.
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Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; Alberi monumentali d’Italia – 11 settembre 2020
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