Proteggersi dal contagio del corona virus e insieme proteggere anche l’ambiente dalle mascherine usa e getta monouso che rischiano di finire abbandonate o di intasare le discariche: arriva da Lucca una delle risposte più ecologiche, ovvero una mascherina monouso in tessuto filtrante di cellulosa e cotone completamente riciclabile. Il materiale di cui è fatta è un composto filtrante a base di cellulosa e cotone utilizzato nell’industria alimentare e ha già le certificazioni che ne garantiscono di essere ipoallergenico. La produzione avviene attraverso un semplice processo di fustellatura che può essere realizzato da qualunque azienda tipografica molto velocemente e contenendone il prezzo finale. I suoi inventori l’hanno chiamata Arya, non ha elastici che possono irritare e può essere indossata anche dai bambini.
Un’altra mascherina hi-tech ecologica è stata inventata da una start up siciliana, la iMask, che ha brevettato un dispositivo FFP3 che mette insieme sicurezza, convenienza e sostenibilità. Queste mascherine possono essere utilizzate infinite volte grazie a un filtro FFP3 sostituibile che può può durare fino a un mese. La mascherina è divisa in tre parti, due sono lavabili e sterilizzabili e non si cambiano mai. Il corpo principale è in gomma termoplastica anallergica che si adatta da sola alla forma del viso e la cartuccia che contiene il filtro ne evita il contatto con la pelle garantendo maggiore sicurezza.
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Fonte: Eco Arya; iMask – 25 maggio 2020
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