L’Unione Europea sta riducendo le sue emissioni nocive ed è un trend che continua da 30 anni, toccando nuovi minimi.
Sono 26 gli agenti inquinanti monitorati nell’ultimo
rapporto che l’agenzia europea per l’ambiente (EEA) ha consegnato alla
commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE). Il rapporto conferma la tendenza di lieve ma
stabile miglioramento per quanto riguarda la riduzione delle emissioni dei
principali inquinanti atmosferici dal 1990 ad oggi nell’area UE. In particolare, tra il
2017 e il 2018 si registra un calo di ossidi di azoto (NOx), composti organici
non metanici (COVNM), ossidi di zolfo (SOx), particolato fine (PM2.5),
monossido di carbonio (CO) e ammoniaca (NH3).
Il rapporto dell’Unione Europea si inserisce nel
quadro più ampio del protocollo di Gotheborg sull’inquinamento atmosferico il
quale, oltre ad aver stabilito limiti di emissioni atmosferiche da rispettare a
partire dal 2010, sancisce l’impegno di diminuire le emissioni a partire dal
2020.
L’inquinamento atmosferico è uno dei rischi maggiori per la salute umana, contribuisce infatti all’insorgenza di malattie croniche, problemi cardiovascolari e tumori ai polmoni. Inoltre, una scarsa qualità dell’aria può danneggiare piante ed ecosistemi e molti agenti inquinanti sono in parte responsabili per il cambiamento climatico.
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Fonte: European
Environmental Agency – 23
Luglio 2020
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