La casa automobilistica Ford ha progettato, per i suoi furgoni commerciali della linea Transit, un nuovo motore carburato con olio da cucina
usato.
La richiesta di sempre più aziende a soluzioni alternative per l’abbattimento dell’impatto ambientale, ha coinvolto anche il mondo dei trasporti nella sfida a trovare soluzioni
alternative al petrolio. La americana Ford ha realizzato un adattamento del cosiddetto HVO, l’olio
vegetale idrotrattato che si ottiene con l’olio da cucina usato. L’HVO è un
combustibile derivato da olii di scarto di ristoranti, aziende di catering,
scuole e mense ma anche dal contributo di cucine casalinghe.
L’utilizzo di questo carburante rinnovabile, oltre ad emettere meno particelle
inquinanti di quello tradizionale, permette di ridurre le emissioni di gas serra del 90% rispetto al
gasolio in commercio.
Il nuovo motore del Ford Ecoblue 2.0 che utilizza carburante
HVO ha la facoltà di poter essere usato anche con il gasolio tradizionale,
questo per compensare la scarsità di stazioni di rifornimento che attualmente
sono ancora in fase di allestimento ma che stanno iniziando a nascere nei paesi baltici e in Scandinavia. L’Europa ha
finanziato un programma chiamato RecOil che prevede la raccolta dell’olio usato
che invece di essere disperso nell’ambiente viene riciclato per creare
carburante biodiesel. Il punto di raccolta avviene presso una delle isole
ecologiche presenti in ogni Comune, dove il cittadino può contribuire alla
buona pratica della raccolta dell’olio usato.
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Fonte: Ford – 27 febbraio 2020
Volonwrite per Mezzopieno
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