Katherine Sizov è una studentessa di 23 anni dell’università della Pennsylvania, appassionata di biologia molecolare. Si è iscritta all’università perché sognava di trovare un modo per non sprecare la frutta che vedeva crescere sugli alberi davanti a casa sua.
Katherine aveva saputo che una mela su cinque va a male nei magazzini a causa del processo di marcescenza che a volte si provoca in seguito alla ammaccatura di un solo frutto e che si può trasmettere velocemente a tanti altri. Con i suoi studi la ragazza ha inventato un dispositivo per rilevare esattamente quando le mele sono mature e quando è il momenti giusto per venderle. La sua invenzione è stata riconosciuta tra le più importanti degli ultimi tempi ed è diventata un modello che sta permettendo di salvare decine di milioni di mele ogni anno.
“Le mele sono immagazzinate in grandi celle dove è difficile tenere traccia del loro stato di maturazione – afferma la studentessa – se anche una sola marcisce, tutte le altre incominciano a marcire; è un problema piuttosto grande". Grazie ai numerosi premi vinti con la sua invenzione, Katherine ha creato una startup che installa dei particolari biosensori che analizzano i livelli di gas etilene nei locali di stoccaggio, consentendo così di individuare esattamente gli stati di maturazione e permettere di capire esattamente dove si trovano i frutti pronti per la vendita. La sua invenzione è stata adottata dai maggiori rivenditori di frutta degli Stati Uniti ed ora è installata nel 20% di tutti i locali di stoccaggio del Paese.
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Fonte: Strella Biotech; ArizonaState University; The Philadelphia Citizen – 25 marzo 2020
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